Per ridare vigore e salvaguardare il tiglio di Casola, secolare e maestoso monumento sul sagrato della chiesa di San Marco Evangelista, la S.I.A. (Società Italiana di Arboricoltura) lo ha adottato e preso in cura dal 2010, provvedendo ad effettuare interventi fitosanitari, di potatura e messa in sicurezza.

La Società Demetra Specialist ha desunto l’età della pianta, con analisi dendrocronologica, attribuendole circa 450 anni.

L’albero, un Tiglio europeo alto 13 metri con un diametro di 1,5 metri ed una circonferenza di circa 5 metri, porta i segni inesorabili del tempo.

Sottoposto alle prime cure sembra aver ben reagito al risanamento e messa in sicurezza. Si narra che il plurisecolare tiglio di Casola, “muta sentinella” da oltre quattrocento anni delle sorti del piccolo borgo, abbia origini medioevali, come la vicina e magnifica Casertavecchia. Fu piantato, insieme ad altri due esemplari, verso la fine del 1600.

…Sotto la chioma tua larga e folta, che sul sagrato spande un’ombra amica, quante di cose d’uomini s’è svolta istoria antica. Quando il Borbon tentò qui la difesa da quello scettro ormai già pesto e infranto, tu sol di pace fra tanta contesa stendevi il manto Oh, sei caro a tutti, o nostro tiglio, che stendi ognora al cielo, i lunghi rami; tu, quasi padre ch’erudisca il figlio, a te ci chiami. Tu con linguaggio tacito darai consigli a tutti di sapienza antica; dell’onestade e del lavor farai l’anima amica….”

Alcuni versi dalla poesia “Al Tiglio secolare di Casola” di Mons. Vitaliano Rossetti (1953)

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