Citato nella Bolla del 1113 dell’Arcivescovo Sennete, metropolita di Capua, l’Eremo, secondo la tradizione, fu costruito da San Vitaliano (nato a Capua nel sec. VIII) durante il suo romitaggio in Miliarum (o Maltanum), località del territorio di Caserta, dove visse alcuni anni compiendo miracoli.

La struttura, risalente ad epoca successiva all’VIII secolo, è stata più volte rimaneggiata e, pertanto, l’autenticità delle origini è alterata.

Interessante il campanile che, con il suo stile sobrio, conferisce eleganza al complesso.

L’eremo di San Vitaliano è citato nelle visite pastorali dei vescovi della Diocesi di Caserta dal 1627 al 1812.

Nel 1700 ne veniva denunciato il cattivo stato di conservazione.

E’ citato da Michele Monaco in Sanctuarium Capuanum (1360) e da Crescenzo Esperti in Memorie istoriche ed ecclesiastiche della città di Caserta (1775).

Il restauro, iniziato nel 2001 ad opera del parroco di San Marco Evangelista di Casola, don Valentino Picazio, ha ripristinato la copertura a capriata, tipica dell’Alto Medioevo ed ha eliminato superfetazioni ornamentali riportando alla luce l’essenzialità delle linee architettoniche primitive.

Immagini collegate: