Abbiamo visto in questo capitolo 20 le varie tappe, i vari ingredienti del cammino di fede in Gesù Risorto. Quindi, per sé, la vicenda sarebbe chiusa, perché a questo punto gli Apostoli continuano l’opera del Figlio e diventano loro stessi figli. Però rimane aperto un problema: e chi non c’era allora? Noi non c’eravamo allora. Ecco allora l’episodio conclusivo che è quello di Tommaso che non c’era, come noi. E questo episodio ci fa capire in cosa consiste la fede. Per fortuna non c’era, come noi, così vediamo in lui ciò che siamo anche
noi. E la fede nella Resurrezione è sostanzialmente uguale per i discepoli primi che l’han vista e per noi che non vediamo. È un incontro con il Signore nell’amore che ti cambia la vita. Il fatto che loro l’abbiamo visto è unico e irripetibile, perché erano presenti in quel periodo storico ed ogni fatto avviene solo una volta ed è
irripetibile. Però c’è qualcosa di comune e di trasmissibile in questa esperienza. Ciò che è comune è che loro hanno riconosciuto il Risorto dalle sue ferite e hanno ricevuto il suo Spirito, hanno ricevuto la sua missione, sono nati a vita nuova e vivono la vita nuova ed è risorto in loro e loro stessi sono risorti. E questo è ciò che è comune alla nostra fede e alla loro. Perché anche avrebbero potuto vederlo e non riconoscerlo, come di fatto all’inizio era. C’è qualcosa di irripetibile nei fatti, ma anche di molto trasmissibile, perché ogni fatto diventa presente nel racconto. Quando ti racconto un fatto vero, tu quel fatto lo conosci e diventa
tua esperienza di vita attraverso il racconto. E la parola di una persona ti rende presente la persona che
parla, se a te interessa; se no, la escludi. E allora il Signore è ancora presente nella sua Parola, nella sua Parola che diventa Spirito e Vita, cioè ti comunica la stessa esperienza che ha comunicato ai primi,
diventa la tua vita e trasforma la tua vita e fa sì che la tua vita sia testimonianza viva del Vivente.
Quindi il Signore è presente ancora a noi nella Parola, nel Pane e nella Comunità che vive lo stesso amore e lo annuncia. Però è una comunità che non semplicemente annuncia a parole, annuncia la vita nuova che ha ricevuto proprio grazie all’incontro. E necessariamente la nostra fede è fondata su questa Parola,
cioè sulla testimonianza altrui. E d’altronde tutta la nostra cultura è fondata sulla testimonianza altrui. Cioè tutto quello che ho imparato, l’ho imparato da altri; se non credo a quello che loro hanno sperimentato, non lo sperimenterò mai. Se invece mi affido a ciò che dicono, posso io stesso vedere che è vero in prima persona. E quindi attraverso la Parola faccio la stessa esperienza di chi l’ha fatta prima di me, che me la comunica con la sua Parola.

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